‘Robot…e ancora robot’ da Assemblaggio – APRILE 2014

Non si ferma l’incremento dei brand distribuiti da K.L.A.IN.robotics per quanto riguarda la robotica, e il 2014 vede due brand aggiungersi ai consolidati Denso e Hyundai. Parliamo in particolare di uno di questi due nuovi nomi, adatto ad applicazioni economiche nell’asservimento, l’assemblaggio e la manipolazione: da quest’anno K.L.A.IN.robotics propone al mercato italiano un nuovo prodotto di dASAROBOT, realtà acquisita recentemente dal gruppo Dongbu. Il gruppo Dongbu è stato fondato nel 1969, e dal 2000 è considerato tra i dieci gruppi più importanti della Corea del Sud, essendo attivo in sette mercati, dal metallo alla chimica, dall’agricoltura all’healthcare, dall’IT all’elettronica, dalle costruzioni alla logistica fino alla finanza, oltre ovviamente all’automotive. Nel 2011 raggiunge i 35.000 dipendenti, con un fatturato di 23 miliardi di dollari e 42 società collegate. Il gruppo, con l’acquisizione di dASAROBOT, propone al mercato anche robot dedicati all’industria e robot intelligenti. La struttura che si occupa di quelli industriali è stata creata nel 1998, con sede a Cheonan su un’area di 11.400 m2 , con un fatturato nel 2011 di 37 milioni di dollari, e conta circa una ventina di grossi partner nel mondo tra cui Samsung, LG, Hyundai Automobile ed Henkel.

Robot da impiegare in applicazioni elementari. I mercati di riferimento per la divisione che si occupa di robot industriali sono tipicamente quello dell’LCD/FPD, ma anche Semi-com, IT e automotive. Le tipologie sono assi cartesiani, robot SCARA, desktop robot, linear servo a transfer robot, prevalentemente per il campo dell’elettronica. “Siamo interessati alla gamma dei robot SCARA” spiega Fabio Greco, Amministratore di K.L.A.IN.robotics “per andare incontro alle esigenze del mercato che si sono venute a manifestare negli ultimi anni, mercato nel quale vengono proposti robot economici per applicazioni elementari, con tempi ciclo non particolarmente bassi e semplici pick&place. La richiesta da parte di alcuni clienti che necessitano di robot economici per realizzare alcune applicazioni non impegna tive, dal punto di vista del tempo ciclo ma non solo, mi ha convinto a cercare un prodotto con queste caratteristiche, e quindi lo scorso maggio sono andato in Corea del Sud, dove ho identificato il brand dASAROBOT. Un’anteprima di questi robot SCARA è stata presentata durante la fiera Mecha-Tronika di Milano, dove abbiamo esposto un modello da 600 mm di raggio”.

Robustezza e precisione per competere con i giapponesi. I dASAROBOT vengono utilizzati dalla multinazionale Foxxcon per l’assemblaggio degli i-Phone, e quindi sono in grado di soddisfare le esigenze del mercato proponendosi come robot robusti e precisi, ma al tempo stesso di fascia più economica rispetto ai concorrenti giapponesi già presenti sul mercato. “Stiamo definendo l’ottimizzazione delle procedure e dei canali di import, valutando attentamente se far arrivare i robot a Malpensa o a Schipol dove, sembra, i costi di sdoganamento sono molto più competitivi. Fra qualche settimana inizieremo a inviare le offerte ai clienti interessati” continua Greco. La gamma parte con il DSM-0250, con raggio di lavoro da 250 mm e payload da 1-3 kg, con corse da 100 e 150 mm sull’asse Z. La famiglia DSM si completa poi con i modelli da 300, 350 e 400 mm di raggio, sempre con payload da 1-3 kg e corse identiche al DSM-0250. La gamma si estende poi con la famiglia DSA, che parte con il DSA-0500 da 500 mm di raggio fino ad arrivare al DSA-1000, con incrementi di 100 mm in 100 mm, con corse sull’asse Z di 200, 300 e 400 mm e payload da 2, 3 fino a 20 kg. Conclude Greco: “Abbiamo acquistato un robot da 600 mm di raggio e abbiamo da poco ordinato un 250 mm di raggio per poter mostrare ad alcuni clienti queste macchine, o per attività di demo e fiere”.

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‘Un pick&place per l’alimentare’ da ItaliaImballaggio – APRILE 2014

Da gennaio 2014 K.L.A.IN.robotics distribuisce sul mercato italiano il robot Veltru che trova applicazione nel packaging primario e secondario, tipicamente nell’industria alimentare ma anche cosmetica e farmaceutica. Un problema applicativo piuttosto comune ne illustra funzionalità e vantaggi, spiegando le ragioni del suo gradimento da parte del mercato. Può essere raccontato così. Il valore di una ventosa. Un’azienda specializzata in prodotti da forno si trovava in difficoltà. Le tortine alla crema per hotellerie che aveva appena lanciato sul mercato avrebbero dovuto diventare uno dei suoi cavalli di battaglia e invece i reclami fioccavano. Infatti, nonostante avesse investito in una macchina per il confezionamento di nuova generazione, non tutto il packaging risultava sottovuoto e, di conseguenza, i dolci arrivavano al cliente finale danneggiati. La causa? Durante il riempimento dell’involucro, effettuato manualmente, delle piccole quantità di crema entravano in contatto Un pick&place per l’alimentare I robot a cinematica parallela Veltru proposti da K.L.A.IN.robotics, e i relativi supporti applicativi, permettono ai system integrator di realizzare con semplicità operazioni complesse di pick&place. con la confezione sporcando i bordi da saldare e impedendo così la corretta sigillatura della pellicola di rivestimento». La soluzione è arrivata dal costruttore della confezionatrice, che ha proposto al cliente di automatizzare la fase di carico in modo da assicurare una qualità costante della produzione. Il limitato periodo di ammortamento e la prospettiva di risolvere un problema così rilevante hanno giocato a favore di questa opzione che, però, doveva affrontare vari ordini di difficoltà, relativi alla manipolazione dei prodotti, alla necessità di tempi ciclo ridotti e alle limitazioni di spazio che consentivano l’impiego di solo un robot. Qui è entrata in gioco l’esperienza di Veltru AG come costruttore di robot a cinematica parallela, che ha realizzato “la quadratura del cerchio” proponendo l’impiego di una ventosa contactless. Grazie ad essa il prodotto viene movimentato tramite un getto d’aria, che lo mantiene sospeso riducendo al minimo le occasioni di contatto, mentre la macchina di confezionamento lavora con un ciclo intermittente. Cinematica e comunicazione. Il robot Delta può essere a ragione definito come il robot a cinematica parallela di maggior successo. Sviluppata nei primi anni Ottanta da Reymond Clavel presso l‘ETH di Losanna, questo tipo di cinematica si è diffusa rapidamente nei settori più diversi, dall’informatica (ad esempio nella realizzazione dei mouse per applicazioni 3D) al medicale. Ai più sono noti soprattutto i robot per le industrie manifatturiere, dove dei pick&place con tempi ciclo ridottissimi non si può più fare a meno. I robot, infatti, ben si prestano a effettuare movimenti dinamici e vengono impiegati in ambiti in cui è necessario manipolare molti prodotti singolarmente, sia per ordinarli quando si presentano alla rinfusa sia quando richiedono manipolazioni accurate, dunque tipicamente nell’handling e nel confezionamento primario e secondario di beni di consumo, alimentari in primis. In questi casi la robotica ha l’unico scopo di collegare i diversi processi e garantire il flusso dei materiali; spesso, però, nonostante l’elevato dinamismo e numero di cicli, un solo robot non è sufficiente e il lavoro viene dunque suddiviso tra più macchine. In entrambi i casi, la capacità e l’efficienza di comunicazione tra i vari robot è di fondamentale importanza. Elogio della semplictà. K.L.A.IN.robotics (www.klainrobotics.com) e Veltru AG mettono a disposizione dei costruttori di macchine e impianti dei moduli di robot e software concepiti come unità preintegrate. L’azionamento si basa qui su ambiente CoDeSys V3, dunque su Soft-SPS: non solo gli specialisti del settore, ma anche i tecnici adibiti all’assistenza delle macchine possono acquisirne dimestichezza in tempi brevi. La programmazione su piattaforma sia del Motion Control sia della logistica e delle unità periferiche, nonché della comunicazione e delle modalità d’uso, facilitano il compito degli ingegneri gestionali. Ad essi Veltru offre tanto dei moduli relativi alle varie funzionalità, sotto forma di biblioteche compilate, quanto un’applicazione campione completa, come base di formazione e di progetto in Source Code. Una caratteristica degli azionamenti così concepiti risiede nella possibilità di effettuare la simulazione logica completa di alcuni moduli anche senza hardware, dunque prima che l’impianto venga fisicamente costruito. E per le linee di prelevamento formate da più robot, si possono ottimizzare strategie di prelevamento off-line. Gestire situazioni complesse. Un progetto recente prevede che, alla velocità di 600 pz/min, dei prodotti vengano dapprima confezionati e successivamente imballati in cartoni, in posizioni diverse, tramite caricatore laterale. Lo spostamento delle confezioni sul caricatore laterale avviene per mezzo di robot Veltru D12H, il cui azionamento coordina anche l’intera logistica, dalla confezionatrice al caricatore in questione. La dinamica è questa: le confezioni vengono immesse su catene e subito raggruppate. I robot prelevano i prodotti con una pinza a quattro griffe dalla catena che lavora in modalità intermittente, e li posizionano sul caricatore laterale. Nel caso in cui il robot non sia in posizione di ricezione, riempie un nastro di accumulo e può riprendere a prelevare dalla stazione di alimentazione, compensando così i piccoli gap di produttività delle singole macchine (load balancing). Molti i vantaggi di questa soluzione. La programmazione aperta, grazie all’impiego di funzionalità di base già testate, permette di realizzare, in tempi molto ristretti, anche diverse funzioni speciali. Inoltre, la catena di raggruppamento viene controllata dal Controller C10 del robot Veltru che ne segue, così, correttamente le accelerazioni; anche l’azionamento del buffer e il relativo ampliamento, comprensivo di logica pick&place, avviene in toto su Veltru Soft SPS. Ogni robot comunica agli altri gli spazi vuoti che sono stati riempiti sul caricatore laterale; in questo modo non si deve seguire un modello di posizionamento predefinito e il breve fermo di un robot può essere compensato dagli altri, garantendo il rendimento ottimale dell’intero impianto.

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