La voce del popolo Klain Robotics

Partito a Castegnato con 3 dipendenti, Fabio Greco dopo 5 anni ha spostato l’azienda a Castelmella e dopo altri 5 a Brescia. Oggi vende circa 350 robot all’anno, macchine il cui prezzo base oscilla tra i 12mila e i 70mila euro. Nell’anno del Covid (il 2020) ha assunto 6 persone e e oggi ne deve assumere ancora un paio. Ogni anno si sobbarca una media di 110mila chilometri in automobile: “praticamente in 22 anni sono andato e tornato 8 volte dalla luna”, dice il Ceo di Klain. Nel periodo universitario Greco, classe 1957, ha seguito corsi di contabilità industriale, su tempi e metodi di produzione per capire da dove nascevano i costi ed è stato questo suo passato a soddisfare quelle prime curiosità che poi si sono concretizzate in quel futuro che oggi, grazie al mondo dei robot, della meccatronica, dei processi di automazione gli consente di imparare ogni giorno processi produttivi nuovi che utilizzano la robotica in tutte le sue forme. Le soddisfazioni non mancano. Per il secondo anno consecutivo Klain Robotics si è aggiudicata in questo 2021 l’ambito riconoscimento di ‘’MIR Excellent Partner’’. A soli tre anni dall’inizio di questa collaborazione con il brand danese, sono tanti i progetti che arricchiscono la competenza di Klain robotics, che può peraltro vantare un ricco network di MiR System Partner certificati a supporto di tutto il mercato nazionale. «Questo ennesimo riconoscimento – afferma Fabio Greco – ci rende orgogliosi e quanto mai convinti che il prodotto MiR sia la soluzione migliore per tutti coloro che intendono davvero incrementare in modo semplice e veloce i propri processi di intralogistica».

Un colpo di fulmine ha cambiato la vita all’ingegnere Fabio Greco. No, non sentimentale: tecnologico. È stato affastinato dall’oggetto robot incontrato per caso (come da romanzo) attorno al 1996/1997 e da quel momento dalla scrivania di responsabile di produzione in varie aziende locali è passato ad un mondo che dopo oltre 20 anni non smette di incuriosirlo e di fargli imparare ogni giorno cose nuove. Non progetta e non costruisce macchine intelligenti ma con la sua Klain Robotics che vende e distribuisce in tutta Italia e in qualche paese estero robot industriali e mobile robot (navette a guida autonoma) di alcune tra le più note aziende mondiali, si è costruito una realtà fatta di 23 persone nella Casa madre di Brescia; di sedi a Cassino, Catania, Ivrea, Algeri (l’obiettivo è essere presenti nel Maghreb); di fatturare nell’ultimo bilancio 9 milioni di euro con l’obiettivo di arrivare a 10 quest’anno e a 15 quanto prima; di realizzare la nuova sede di 2000 metri quadri inaugurata in agosto in Via Bresciani e costata 2,5 milioni di euro (già ripagata).

Robot

«Mi dicevo sempre: un ingegnere non deve andare a vendere ma l’incontro con i robot mi ha cambiato la vita lavorativa. Soprattutto quello con un manager di una società giapponese, quarto fornitore al mondo nella componentistica auto, che cercava un distributore in Italia. Nel 1999 ho così aperto la mia azienda a Castegnato, con non poche difficoltà, ma ho perseguito quello che avevo in testa e che ritenevo giusto fare per quell’epoca industriale”.

Sviluppo

Oggi l’utilizzo di queste tecnologie si sta diffondendo enormemente. L’intralogistica, per esempio, è un fattore determinante nella gestione quotidiana dell’impresa e il sempre maggiore utilizzo dei mobile robot ne è testimonianza. Il trasporto di un oggetto da una parte all’altra dell’azienda, infatti, non genera valore ma assorbe costi, perché trasportare costa. L’ottimizzazione dei trasporti all’interno dell’azienda con appunto navette a guida autonoma che non hanno bisogno di infrastruttura esterna per muoversi all’interno degli spazi produttivi sta diventando sempre più importante.

Coscienza

Nonostante l’industria abbia sempre più bisogno di automazione per i propri processi produttivi, manca ancora la coscienza imprenditoriale che “non si deve comperare un robot perché anche gli altri l’hanno e per stare sul mercato devi averlo anche tu”. Manca personale formato ma mancano soprattutto giovani che sappiano usare queste tecnologie. “Con Fondazione Clerici, per esempio, è nato un progetto per insegnare ai giovani a gestire la saldatura robotizzata – dice Greco – perché un’azienda vuole comperare un’isola robotizzata ma non ha chi la sa usare”. In sostanza, al giorno d’oggi, o automatizzi o le fabbriche vanno a produrre dove la manodopera costa la metà della metà.

Una realtà che affianca alla produzione anche la formazione

L’azienda di Greco ha aperto anche una sezione “Educational” per inserire la robotica nel mondo della scuola

La robotica spazia in tutti i campi. «Visto che ho sempre sognato di insegnarla ai ragazzi, oggi la sua carenza di insegnamento è una drammatica realtà. Non ci sono giovani da inserire nelle aziende del nostro comparto, mancano in tutta Italia, e allora in Klain ho aperto una sezione Educational, gestita da una mia collaboratrice, che gira l’Italia per inserire la robotica nelle scuole”. Nel campo della formazione Klain ha pure fatto un accordo col Ministero dell’Istruzione, università e ricerca (Miur) per inserire la meccatronica inerente all’automazione industriale almeno negli ultimi 2 anni degli Istituti tecnici. Greco con altre 9 aziende ha fondato l’Associazione Italiana di automazione meccatronica di cui è vice presidente, sempre col Miur e coinvolgendo Aidam ha inoltre fatto nascere M2A, rete di 100 istituti tecnici italiani che collaborano e si parlano tra di loro. Con Klain Robotics Educational “viene fatta formazione ai professori e cerchiamo di supportare il mondo della scuola perché l’obiettivo tassativo è quello di insegnare e dare ai ragazzi una competenza spendibile da subito nel mondo del lavoro, appena escono dagli istituti tecnici. I giovani devono imparare ad utilizzare già a scuole le stesse tecnologie che trovano nella fabbrica”. Nell’ambito del progetto Educational, l’azienda in via Bresciani ha pubblicato per Hoepli due testi, uno proprio sui robot di automazione, l’altro in collaborazione con Aidam sull’applicazione della meccatronica nell’automazione, un libro che non esisteva.

«Il mondo della robotica non è solo degli ingegneri – conclude Greco – è anche dei bravi periti e c’è una fame enorme di giovani da inserire, con stipendi che possono anche raggiungere i 2000/2500 euro. L’Italia è paese manifatturiero, il sud ha voglia di crescere». Il suggerimento di Klain Robotics è che forse è il momento di pensare meno ai licei e più agli istituti tecnici.

La voce del popolo, dicembre 2021