La robotica è veramente la chiave per l’innovazione e la competitività?

Facciamo due chiacchiere con Fabio Greco, CEO di Klain Robotics, per conoscere il suo punto di vista sull’innovazione e la competitività della robotica.

Robotica e innovazione

Quando si parla di innovazione con imprenditori, o quando gli si chiede cosa immaginano ci sia di innovativo nel mondo industriale, la robotica è sempre fra gli argomenti per così dire in “pole position”. Per quali ragioni gli imprenditori e l’industria in generale percepiscono la robotica come una tecnologia innovativa?

La robotica è entrata nelle nostre vite da tantissimi anni ormai, ma quello che di solito intendevamo come robot era un braccio meccanico che lavorava nelle industrie e nelle fabbriche, sostituendo gli essere umani nei lavori pericolosi e/o faticosi. Questa definizione è stata messa in discussione negli ultimi anni, grazie ad uno straordinario avanzamento di questa tecnologia, perché la robotica è sempre più presente in tanti luoghi diversi della nostra vita. Noi ci occupiamo di automazione industriale e quindi vediamo la robotica impegnata in realtà industriali, aziende che puntano ad automatizzare parte dei processi aziendali perché consapevoli del fatto che la robotica innalza la produttività, l’operatività, quindi la buona riuscita del prodotto finale.

L’industria percepisce la robotica come una tecnologia innovativa perché è una tecnologia completamente adattabile alle necessità aziendali: una volta deciso di implementare la robotica nella propria realtà aziendale, siamo sempre noi che decidiamo come adattarla al nostro ambiente, siamo noi a decidere quali compiti far svolgere al robot e in quale misura. È sempre più necessario puntare su queste tecnologie cosicché le aziende possano gestire la domanda, ottimizzare la produzione e organizzare e controllare da remoto l’intera fabbrica, migliorando così anche la flessibilità e di conseguenza ridurre anche i costi generali.

Basti pensare al grande mondo della robotica mobile: negli ultimi anni si è riscontrata una crescita esponenziale (e non prevista) nel mercato dei robot mobili, grazie alla scelta delle aziende di integrare questi robot per strategie generali di automatizzazioni dei flussi logistici e del magazzino. Come risultato dell’aumento dei processi di produzione complessi, della crescente attenzione verso un’elevata produttività e della mancanza di manodopera adeguata, la domanda di soluzioni di automazione sta crescendo rapidamente in tutto il mondo. La tecnologia AMR è abbastanza avanzata e matura per essere applicabile a una gamma di funzioni molto più ampia rispetto al passato, migliorando i costi e l’efficienza della gestione dei prodotti e migliorando la qualità della vita della forza lavoro. L’uso diffuso di robot mobili in fabbrica o nel magazzino contribuirà a rendere le aziende più resistenti a shock simili futuri, essendo meno dipendenti dal lavoro umano. Piuttosto che sostituire i lavoratori, l’introduzione degli AMR porta il personale a dedicarsi ad attività più nobilitanti e di maggior valore aggiunto.

In grande crescita è anche il mondo della robotica collaborativa, rappresentata dai cobot (COllaborative roBOT) che possono lavorare completamente a fianco degli operatori in condizioni di sicurezza e senza necessità di recinzioni perimetrali.

Sono tutti aspetti, questi, che contribuiscono a rendere veramente innovativa la tecnologia di competenza della robotica.

Robotica e competitività

Ora ribaltiamo un po’ la domanda di prima. Le applicazioni robotizzate, sveltendo i processi produttivi, contribuiscono alla competitività delle aziende, ma questo aspetto non sempre viene compreso da manager e imprenditori. Quali argomenti utilizzi, nell’ambito della tua attività, per convincere chi deve decidere l’introduzione in azienda di applicazioni robotizzate? Ci sono casi emblematici di aziende clienti di cui ritieni interessante fornirci una breve sintesi?

Le applicazioni robotizzate offrono numerosi vantaggi alle aziende, cominciando dall’azzeramento della possibilità di errore, perché la macchina svolge esattamente i movimenti per la quale è stata programmata. Automatizzare delle applicazioni significa renderle molto più sicure, perché non espongono l’operatore al rischio, per esempio, di una pallettizzazione o di un qualsiasi altro compito che possa metterlo in pericolo. Capita di non contemplare la possibilità di incidenti per i propri lavoratori, ma in realtà capita molto spesso che anche solo in un scenario con dei carrelli elevatori possono crearsi rischi e brutte conseguenze. E ancora, l’aumento della produttività è assicurato perché il robot evita ogni forma di possibile assenteismo dettato da qualsiasi motivazione che possa generare l’assenza dell’operatore dal proprio lavoro. Anche da un punto di vista economico il robot offre i suoi benefici, perché il ritorno sull’investimento è quasi immediato: una delle ultime applicazioni che abbiamo sviluppato con dei robot mobili prevedevano di rientrare dall’investimento in massimo 2 anni ma poi il cliente ci ha comunicato che il risultato sarebbe stato raggiunto con qualche mese di anticipo. L’utilizzo della robotica garantisce poi la precisione e l’affidabilità, perché svolge quei compiti ripetitivi, che permettono quindi di sgravare gli operatori in modo tale da concentrarli su attività di maggior valore e molto più nobilitanti, e assicurano la riuscita di un prodotto finale di alta qualità. Il robot consente inoltre di eseguire più processi contemporaneamente, in base a come viene programmato, consentendo quindi un più alto livello di produttività.

I vantaggi nell’implementazione dei robot sono davvero molteplici e il mercato della robotica ora è così articolato da garantire sempre la piena soddisfazione del cliente.

Tuttavia, il ‘plus’ che permette a KLAIN robotics di fare la vera differenza è il tipo di servizi che offriamo. Vantiamo un reparto tecnico altamente strutturato e formato, che conta 4 tecnici impegnati nella programmazione, simulazione, riparazione e manutenzione della robotica rappresentata dai brand che distribuiamo, e un reparto di 5 tecnici che noi chiamiamo “MiR Team” che segue esclusivamente la parte relativa ai robot mobili MiR, dedicandosi all’assistenza, allo studio delle applicazioni e al training necessario di clienti finali e di System Partner che desiderano entrare a far parte della nostra rete di integratori. E quindi è quest’ultimo l’argomento che mi piace sottolineare a chi deve decidere l’introduzione di applicazioni robotizzate, perché solo con un ottimo supporto di ciò che vendiamo possiamo permetterci di fidelizzare i nostri clienti ed essere sempre a loro disposizione per qualsiasi necessità. Non è sufficiente vendere un robot, il vero valore aggiunto lo fa l’eccellente supporto prima, durante e dopo la vendita.

Offerta e supporto

Con questa ultima domanda desidero concederti ampio spazio. All’interno della proposta di robot e soluzioni della tua azienda, quale reputi la più innovativa e in che ambito applicativo eccelle?

Senz’altro mi concentro sulla robotica mobile, che in Klain Robotics è rappresentata da MiR. Abbiamo iniziato a distribuire questo brand nel 2017 e per il secondo anno consecutivo ne siamo Excellent Partner. I MiR sono AMR (Autonomous mobile robot) e robot collaborativi. La sicurezza è la caratteristica principale di questi robot, che funzionano in ambienti dinamici e lavorano a fianco degli operatori. MiR è l’acronimo di Mobile Industrial Robots, prodotto dall’omonima azienda danese, ed è una soluzione dedicata all’automatizzazione dei trasporti interni e all’efficientamento dell’intralogistica. La tecnologia che li caratterizza sono telecamere 3D e sistemi laser in grado di scannerizzare a 360 gradi l’ambiente circostante, permettendo all’AMR di navigare dinamicamente, pianificando i percorsi e reagendo attivamente a persone e ostacoli, deviandoli o fermandosi direttamente. Il robot mobile si può integrare in ogni tipologia di ambiente senza la necessità di apportare modifiche al layout aziendale ed inserire dispositivi di guida fisici o elettromeccanici. È il robot MiR che si adatta alla realtà aziendale nella quale viene installato, e non viceversa. Questa è una delle principali caratteristiche che differenziano gli AMR dai noti AGV, che richiedono invece delle bande magnetiche o specchi riflettenti fisicamente preimpostati per geo localizzarsi nello spazio e che richiedono ulteriori costi e nuovi cambiamenti dell’impianto nel caso in cui debbano essere modificati.

MiR mobile robot
Come dicevo prima, le aziende che producono e integrano AMR stanno registrando una crescita non prevista e il mercato continua a prosperare, grazie alla scelta delle aziende di integrare questi robot per strategie generali di automatizzazioni dei flussi logistici e del magazzino. Piuttosto che sostituire i lavoratori, l’introduzione degli AMR porta il personale a dedicarsi ad attività più nobilitanti e di maggior valore aggiunto. Da alcune ricerche di mercato si evidenza che l’utilizzo di AMR è in fortissima crescita e nel 2019 nel mondo sono stati venduti circa 100.000 AMR per un fatturato che si aggira sui 2,5 miliardi e si prospetta che nel 2026 si raggiunga il milione di AMR venduti per un fatturato di circa 30 miliardi.

Ma aldilà dei numeri, è da 4 anni circa che distribuiamo questi robot e tutti i clienti che hanno introdotto questa tecnologia fino ad ora ci hanno confermato i vantaggi e i benefici dell’averli implementati nel loro stabilimento. Grazie al nostro MiR Team abbiamo la capacità di garantire l’assistenza necessaria, lo studio delle applicazioni e il training necessario ai nostri clienti, così come ai nostri integratori, perché ad oggi contiamo una rete di 9 System Partner certificati e formati da Klain Robotics per poter occuparsi dello studio delle applicazioni.

Sebbene gli AMR contengano una tecnologia molto più avanzata rispetto agli AGV, i primi rappresentano di solito un’alternativa molto più economica. Gli AMR non hanno bisogno di cavi, bande magnetiche o altre costose modifiche allo stabilimento, il che significa che la loro integrazione è più semplice e veloce; un processo senza cambiamenti costosi ed impattanti per la produzione. Siccome gli AMR possono essere schierati in modo facile e veloce, il loro impatto sull’efficienza è quasi immediato. Con un basso costo iniziale ed una veloce ottimizzazione dei processi, questi offrono un ritorno sull’investimento particolarmente veloce.

Automazione Integrata, giugno 2021

MiR Excellent Partner

Gli AMR di MiR per efficientare la logistica aziendale

Il mercato dei robot autonomi (AMR) è in continua crescita, grazie alla volontà delle aziende di integrare questi robot per strategie generali di automatizzazioni dei flussi logistici e del magazzino, perché gli AMR, e in particolare quelli di MiR, distribuiti in Italia da Klain Robotics, supportano tutte quelle attività che richiedono agli operatori azioni ripetitive, come il traino di carrelli o la movimentazione di pallet tramite carrelli elevatori, muovendosi in totale sicurezza grazie alla tecnologia a bordo. Sono in grado di garantire un aumento della produttività perché l’AMR evita ogni forma di assenteismo e i robot mobili possono lavorare su più turni. Offrono benefici anche economici in quanto il ROI è quasi immediato, aggirandosi sui 2 anni. Garantiscono precisione e affidabilità perché svolge tutti quei compiti ripetitivi che permettono di sgravare gli operatori concentrandoli su attività più nobilitanti e di maggior valore. Entrando nel vivo delle tecnologie a bordo, quelle che caratterizzano i robot MiR sono telecamere 3D e sistemi laser in grado di scannerizzare a 360 gradi l’ambiente circostante, permettendo all’AMR di navigare dinamicamente, pianificando i percorsi e reagendo attivamente a persone e ostacoli, deviandoli e fermandosi direttamente durante il percorso. Il robot mobile si può integrare in ogni tipologia di ambiente senza la necessità di apportare modifiche al layout aziendale ed inserire dispositivi di guida fisici o elettromeccanici. È il robot MiR che si adatta alla realtà aziendale nella quale viene installato, e non viceversa. Questa è una delle principali caratteristiche che differenziano gli AMR dai già noti AGV, che richiedono invece delle bande magnetiche o specchi riflettenti fisicamente preimpostati per geo localizzarsi nello spazio e che richiedono ulteriori costi e nuovi cambiamenti dell’impianto nel caso in cui debbano essere modificati.

Fondata nel 1999 a Brescia, K.L.A.IN.robotics è un’azienda specializzata nella distribuzione di robot per il mondo della Factory Automation e componenti di Meccatronica. Focalizzata sul mercato italiano e della Svizzera italiana. L’alto profilo tecnico dell’azienda, il personale qualificato e costantemente aggiornato, l’accurata e attenta selezione dei marchi e dei prodotti gestiti e l’attenzione alle evoluzioni del settore sono i punti di forza che hanno reso K.L.A.IN.robotics il partner ideale per System Integrator specializzati, operanti nella realizzazione di linee di assemblaggio, di macchine speciali e nell’asservimento di macchine operatrici in svariati settori. L’azienda è impegnata infine anche sul fronte dell’Active Service, sia attraverso Training di Formazione dedicati all’utilizzo dei prodotti di Meccatronica, sia tramite attività di assistenza e supporto ai clienti, in fase di scelta e sviluppo dei progetti e di start-up di prodotti già installati, oltre alla verifica di tempi ciclo con simulazioni nell’ambiente di sviluppo software.

AMR MiR

Il Sole 24 Ore, giugno 2021

mobile robot mir

La soluzione per una logistica più efficiente

Fabio Formentini, Sales Engineer di K.L.A.IN.robotics, durante i Robotic Days ci ha accompagnato nel mondo della robotica mobile targata MiR, e ci ha mostrato come questi robot possano rivoluzionare la logistica interna di qualsiasi azienda manifatturiera, PMI comprese, svincolando il personale da compiti di trasporto e per impiegarlo in mansioni a più alto valore aggiunto.

MiR Excellent Partner

Partirei dall’ABC chiedendole di parlarci dell’approccio al mercato della robotica di K.L.A.IN.robotics che è distributore in Italia di diversi costruttori. Le chiederei quindi di spiegarci qual è la vostra filosofia e quali sono i capisaldi tecnologici che portate avanti attraverso la vostra gamma di prodotto che vorrei presentasse, a grandi linee, spiegandone le principali peculiarità.

Fondata nel 1999 a Brescia, K.L.A.IN.robotics è un’azienda specializzata nella distribuzione di robot e componenti di meccatronica. L’alto profilo tecnico dell’azienda, il personale qualificato e costantemente aggiornato, l’accurata e attenta selezione dei marchi e dei prodotti gestiti e l’attenzione alle evoluzioni del settore sono i punti di forza che hanno reso K.L.A.IN.robotics il partner ideale per system integrator specializzati, operanti nella realizzazione di linee di assemblaggio, di macchine speciali e nell’asservimento di macchine operatrici in svariati settori. L’azienda è impegnata infine anche sul fronte dell’active service, sia attraverso training di formazione dedicati all’utilizzo dei prodotti di meccatronica, sia tramite attività di assistenza e supporto ai clienti, in fase di scelta e sviluppo dei progetti e di start-up di prodotti già installati, oltre alla verifica di tempi ciclo con simulazioni nell’ambiente di sviluppo software. Inoltre, K.L.A.IN.robotics gode di una sezione dedicata al mondo educational, rivolta ai laboratori degli istituti tecnici/tecnologici, che mira a fornire competenze “spendibili” ai giovani studenti che, dopo il percorso scolastico, desiderano entrare nel mondo dell’industria, fornendo agli stessi istituti dispositivi nell’ambito dell’automazione industriale, che sono di fatto gli stessi utilizzati nell’automazione di fabbrica.

In questi giorni è stato introdotto il concetto di robotica di servizio che per certi versi è molto affine alla robotica mobile e legata a quella collaborativa, ambiti che vi vedono in prima fila con i robot MiR che la pandemia ha portato alla ribalta delle cronache visto l’utilizzo in ambito sanitario. Trascurando questo impiego, può parlarci della tecnologia MiR e come può essere di aiuto alle nostre aziende manifatturiere?

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni e la crescente necessità delle aziende di investire nelle operazioni di logistica interna, ha creato nuove opportunità e nuovi strumenti, come i robot MiR che possono rendere più efficienti, e quindi più produttive, le aree logistiche aziendali. Essere completamente sicuri è la caratteristica principale per questi robot, che funzionano in ambienti dinamici e lavorano a fianco degli esseri umani. Nel caso in cui un essere umano si ritrovi di fronte a un AMR, il sistema di laser scanner interpreta l’ostruzione immediatamente in modo tale da permettere al robot di deviare o di fermarsi completamente per prevenire la collisione. I robot mobili nascono dall’esigenza di automatizzare la logistica interna nelle aziende, svincolando il personale da compiti di trasporto e impiegandolo in mansioni più stimolanti. I primi robot mobili utilizzati a tale scopo sono stati gli Automatic Guided Vehicle (AGV): si tratta di macchine autonome per il trasporto o la movimentazione di materiale, in grado di seguire traiettorie fisse prestabilite tracciate fisicamente a terra. L’AGV non gode di elevata flessibilità, in quanto deve seguire vincoli fissi: ciò gli impone di fermarsi davanti a ostacoli invalicabili, dall’altro la necessità di realizzare le “strade” per il robot vincola le aziende a stravolgimenti strutturali dei magazzini, non sempre ripagati economicamente. Da qui nasce l’esigenza di sviluppare una nuova tecnologia molto flessibile e in grado di muoversi autonomamente all’interno di realtà produttive. Con gli AMR si raggiungono alti livelli di efficienza e flessibilità: dotati di telecamere 3D e sistemi laser in grado di scannerizzare a 360° l’ambiente circostante, essi sono in grado di navigare dinamicamente, pianificando i percorsi e reagendo attivamente a persone e ostacoli. Il robot si può integrare in ogni tipologia di ambiente senza la necessità di apportare modifiche al layout aziendale ed inserire dispositivi di guida fisici o elettromeccanici. È il robot MiR che si adatta alla realtà aziendale nella quale viene installato e non viceversa. Implementare un AMR consente di sviluppare soluzioni su misura per i propri bisogni, supportando il personale all’interno dello stabilimento e garantendogli di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto.

È possibile parlare di un vero e proprio trend di mercato per la robotica mobile?

Il mercato dei robot autonomi continua a prosperare, grazie alla scelta delle aziende di integrarli per strategie generali di automatizzazioni dei flussi logistici e del magazzino. I robot mobili autonomi sono un modo semplice, efficiente e conveniente di automatizzare la movimentazione dei materiali e le attività di trasporto interno che altrimenti vedrebbe l’uso di carrelli movimentati da operatori. La tecnologia AMR è abbastanza avanzata e matura per essere applicabile a una gamma di funzioni molto più ampia rispetto al passato, migliorando i costi e l’efficienza della gestione dei prodotti e la qualità della vita della forza lavoro. Piuttosto che sostituire i lavoratori, l’introduzione degli AMR, porta il personale a dedicarsi ad attività più nobilitanti e di maggior valore aggiunto. Anche se l’AMR è un prodotto nuovo per il mercato mondiale, i primi a livello industriale sono usciti nel 2014; attualmente vi sono molti brand che ne realizzano poiché si è dimostrato un prodotto davvero utile per ogni realtà produttiva. Dai dati di Interact Analisys, si evidenzia che l’utilizzo di AMR è in fortissima crescita, infatti nel 2019 nel mondo ne sono stati venduti circa 500mila per un fatturato che si aggira su circa 2,5 miliardi; si prospetta che nel 2026 si raggiungerà il milione di AMR venduti, per un fatturato di circa 30 miliardi. I fattori chiave che guidano la rapida diffusione dei robot mobili autonomi sono la crescente domanda di soluzioni di automazione e il fiorente settore dell’e-commerce. Le principali regioni che stanno spingendo per la crescita di questa tecnologia sono, in ordine di importanza, la Cina, l’Europa e gli Stati Uniti. La statistica delle applicazioni sviluppate nel mondo ci racconta che gli AMR sono principalmente utilizzati per il trasporto di materiale al di sopra della propria figura per circa un 75% delle applicazioni (come pallet, carrelli o strutture fisse). Il restante 25% è diviso da applicazioni per il trasporto di pallet e soluzioni di per il traino e spinta di carrelli.

MiR500 Sfera Technologies

Può spiegarci nel dettaglio la differenza tra una macchina AMR e un “tradizionale” AGV mettendo in evidenza gli aspetti innovativi di un robot mobile MiR?

Se è vero che AGV e AMR servono entrambi per trasportare materiale da un punto a un altro, è anche vero che questa è l’unica similitudine tra loro: infatti, differiscono per tecnologie e logiche di localizzazione. Mentre gli AGV seguono bande magnetiche o specchi riflettenti fisicamente preimpostati per geo-localizzarsi nello spazio, gli AMR sfruttano laser scanner e telecamere 3D che consentono di ricevere informazioni sull’ambiente circostante, riconoscere ostacoli e modificare dinamicamente il proprio percorso. Gli AMR di MiR risultano quindi più flessibili con un impatto meno invasivo nel processo di movimentazione nel sistema logistico, permettendo di cambiare percorso o aggiungere missioni senza interventi infrastrutturali da eseguire; le mappe possono essere caricate attraverso un file esterno DWG o create dinamicamente tramite una missione di apprendimento del layout.
Un AGV ha un’intelligenza di bordo minima e può solo obbedire a semplici istruzioni. Per navigare ha bisogno di essere guidato da cavi, bande magnetiche o sensori, che di solito richiedono estese e costose modifiche nella configurazione dell’impianto, durante le quali può essere necessario fermare la produzione. Può rilevare ostacoli sul suo tracciato, ma non può aggirarli, quindi si ferma semplicemente finché l’ostacolo non è rimosso. Un AMR, al contrario, naviga usando delle mappe che possono essere caricate direttamente sul robot, o che questo costruisce autonomamente in loco. Quando le posizioni dei punti di carico e scarico vengono impostate, il sofisticato software MiR usa i dati forniti da videocamere, sensori e scanner laser montati sul robot per rilevare l’ambiente circostante e scegliere il percorso migliore verso il suo obiettivo. Funziona in modo completamente autonomo e, se muletti, bancali persone o altri ostacoli si trovano sul suo tragitto, l’AMR li aggira in tutta sicurezza, utilizzando il miglior percorso alternativo. Questa autonomia operativa rende gli AMR molto più flessibili degli AGV. Un AMR ha solo bisogno di semplici modifiche software per adattarsi a nuove missioni, in modo che il robot possa eseguire una varietà di compiti in posizioni diverse, compiendo piccoli aggiustamenti per rimanere al passo con le esigenze della produzione in ambienti in cambiamento. La flessibilità degli AMR è fondamentale per il moderno settore manifatturiero, che richiede agilità e flessibilità nel caso in cui ci sia il bisogno di apportare modifiche ai prodotti o alle linee di produzione. Si adattano facilmente ad agili modelli produttivi, in stabilimenti di tutte le dimensioni. Se la linea di produzione subisce modifiche, è sufficiente caricare la nuova mappa nell’AMR o permettergli di crearne una nuova esso stesso, in modo che possa essere impiegato immediatamente per nuovi compiti.

Pensando alla realtà produttiva di molte nostre PMI, quali sono i campi di impiego di un robot MiR? Penso anche all’abbinamento con un braccio collaborativo. Ecco, in questo caso, secondo lei possiamo parlare di robot di servizio?

Direi proprio di sì, un sistema robotico di servizio è in grado di aiutare gli esseri umani a svolgere un certo compito in modo (semi)autonomo, senza essere programmato dall’utente. Gli sviluppatori delle applicazioni non possono fare “assunzioni” su cosa succederà intorno al robot, come avviene invece nei robot industriali. Il robot deve essere autonomo, sicuro e deve durare, e questo implica che questa debba essere in grado di eseguire alcuni compiti complessi, che sono principalmente: mapping, costruire una “mappa” dell’ambiente in cui si trova; localization, determinare la propria posizione all’interno dell’ambiente; path planning, pianificare una traiettoria da seguire per raggiungere un punto specifico della mappa; path following, seguire una traiettoria pianificata nel punto sopra, considerando la possibilità di trovare ostacoli non previsti come persone in movimento o oggetti non presenti in fase di costruzione della mappa. I campi d’impiego di MiR sono molteplici, si può dire che l’unico limite è la fantasia di chi sviluppa il progetto. Questo perché MiR mette a disposizione la possibilità di sviluppare qualsiasi tipo di automazione a bordo del robot. Altra applicazione molto sviluppata nei progetti MiR prevede l’utilizzo di una rulliera motorizzata a bordo MiR in grado di comunicare con rulliere fisse a terra e quindi permettere lo scambio di beni. Una soluzione che a oggi non ha preso molto piede ma prevediamo che nei prossimi anni avrà lo spazio che merita è la possibilità di utilizzare congiuntamente cobot, MiR e sistema di visione, permettendo di ottimizzare non solo le operazioni di trasporto ma anche quelli di picking con un’unica entità.

Le chiedo, infine, se anche per la robotica mobile si parla del connubio con l’intelligenza artificiale?

Oggi i robot mobili utilizzano sensori e software per il controllo e la percezione dell’ambiente circostante; i dati provengono da laser scanner integrati, fotocamere 3D, accelerometri, giroscopi, motor encoder e altro ancora. I robot sono in grado di navigare dinamicamente utilizzando i percorsi più efficienti, hanno consapevolezza ambientale in modo da poter evitare ostacoli o persone sul loro percorso e possono recarsi nella stazione di ricarica automaticamente quando necessario. Senza intelligenza artificiale, tuttavia, reagiscono allo stesso modo a tutti gli ostacoli, rallentando e tentando di navigare intorno alla persona o all’oggetto, se possibile. Le telecamere statiche MiR AI Camera posizionate strategicamente consentono ai robot di prevedere gli ostacoli sui loro percorsi, in modo che siano in grado di riprogrammare in anticipo la missione per una navigazione ottimizzata. Un sistema robotico dotato di intelligenza artificiale è in grado di rilevare le aree ad alto traffico prima che arrivi e può identificare altri veicoli e comportarsi in modo appropriato per ridurre il rischio di collisione. In questo modo, non solo gli AMR migliorano il proprio comportamento con l’IA, ma si adattano anche ai limiti di altri veicoli. I robot mobili continueranno a essere entità collaborative e, con l’intelligenza artificiale, la barriera tecnologica tra loro e gli esseri umani continuerà a ridursi. Man mano che l’intelligenza artificiale avanza, acquisiremo la capacità di interagire con i robot in modo più naturale utilizzando parole o gesti: ciò potrebbe includere alzare una mano per fermare il robot, indicarlo in una direzione preferita o fargli cenno di passare o seguirlo. Gli AMR basati sull’intelligenza artificiale aiuteranno a trasformare i luoghi di lavoro in ambienti organici basati sui dati, in cui i robot condividono dati rilevanti dai propri sensori o da quelli remoti per aiutare le flotte di robot a prendere decisioni.

Deformazione, giugno 2021